Thursday, May 23, 2013

Dos e don'ts del traduttore in cerca di lavoro

Per avere successo il traduttore deve essere in grado di gestire la propria attività, creando intorno a sé un ambiente positivo, auto-stimolante e motivante. Nel tempo ho osservato che alcuni atteggiamenti o modi di fare possono promuovere il nostro lavoro, facilitando la crescita personale e professionale nonché le relazioni con colleghi e clienti. Al contrario, alcuni comportamenti e stati d'animo possono avere un effetto negativo, impedendo il nostro successo.

Questo è particolarmente vero all'inizio della carriera, quando tutto è incerto e non si sa bene come affrontare le sfide e le difficoltà giornaliere. Vi propongo allora i miei dos and don'ts, una breve lista di regole da seguire per sviluppare e mantenere una visione positiva del lavoro da freelance.

Il traduttore-imprenditore:

Deve essere preparato nella sua materia. 
Deve conoscere le lingue straniere ma ancora di più deve sapersi esprimere con scioltezza e chiarezza nella propria lingua madre, deve saper usare la punteggiatura, conoscere bene il settore, essere competente nelle nuove tecnologie, avere padronanza di internet, CAT tools, ecc.

Deve avere una strategia di marketing costante. 
Si dice che su 100 clienti contattati soltanto 2 o 3 ti offriranno lavoro, quindi per arrivare a una base di almeno 10-12 clienti, quante aziende occorre contattare? Il marketing è necessario e deve essere svolto continuamente. Ma deve essere svolto con intelligenza!
Esperienza personale: Mi sono ritrovata per caso con qualche cliente, nessuno mi aveva insegnato come fare marketing, dove trovare clienti, come interagire con loro, ecc. Ho dovuto imparare tutto da sola. Quando improvvisamente la mole di lavoro è scesa, ho iniziato a fare marketing e continuo a farlo tutt'ora (anche se meno assiduamente).

Deve fissare obiettivi SMART. 
L'acronimo SMART indica obiettivi Specifici, Misurabili, Attuabili, Realistici e Temporalmente definiti. Fissare obiettivi vaghi e astratti non apporterà alcun beneficio al nostro lavoro, in quanto non consente di mettere in pratica le azioni giornaliere che ci porteranno a raggiungere la meta stabilita. Invece, fissare obiettivi SMART ci aiuterà in quanto saremo in grado di identificare chiaramente il nostro progresso e restare motivati. 
Esempio di obiettivo SMART: Contattare ogni giorno 2 clienti/agenzie che lavorano nel paese della lingua di partenza.

Non deve scoraggiarsi al primo ostacolo. 
Se abbiamo detto che la percentuale di risposta è pari al 2-3%, significa che su 100 clienti/aziende, 97-98 vi daranno risposta negativa o ignoreranno la vostra richiesta. Questo non è un buon motivo per lasciar perdere. Tenacia e determinazione non devono mai mancare.

Non deve essere arrogante e sapientone. 
Se c’è un mestiere che richiede umiltà e formazione permanente è il mestiere del traduttore. Non capita quasi mai di eseguire una traduzione senza vocabolari o altri tipi di risorse. Tra l’altro nessuno vuole lavorare con una persona che non ascolta perché crede già di sapere tutto.

Non deve creare problemi ma deve risolverli. 
Per definizione il traduttore è un facilitatore della comunicazione, un ponte tra due lingue e due culture. Se invece il cliente si ritrova a dover rispondere a mille domande e risolvere i problemi creati dal traduttore, la figura del traduttore non soddisfa le aspettative ma fallisce nel suo compito.

Così facendo si sviluppano abitudini e tratti positivi che portano il traduttore-imprenditore a essere una persona preparata, competente, organizzata, determinata, umile, ingegnosa.

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